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DALL’ACQUEDOTTO ALESSANDRINO A TOR TRE TESTE ALLE FONTANE DEL CENTRO DI ROMA.

Per il progetto “La scuola adotta un monumento” , promosso dal Comune di Roma,  la  Rete Tiburtina-Collatina nell’anno scolastico 2013-14, ha scelto con il motto “Tutti siamo centro”di affrontare il tema della multiculturalità e della integrazione. Valori fondamentali nella società attuale e particolarmente  sentiti  in una città come Roma che da sempre  ha svolto in tal senso un ruolo di primo piano, per vocazione sia storica che culturale. Ogni scuola, adottando un sito od un monumento, ne ha proposto una diversa chiave di lettura, in base ai propri interessi, alla propria creatività ed alla propria vocazione.

L’Istituto Tecnico Statale per il Turismo “Livia Bottardi, attento alla formazione di operatori in grado di comprendere e valorizzare la Bellezza e la Storia di Roma, ha voluto adottare l’Acquedotto Alessandrino, le cui acque furono poi convogliate nell’Acquedotto Felice, e le Fontane ad esso correlate, che si snodano nel centro,  in piazze e luoghi altamente suggestivi.  Nel segno dell’acqua e della sua ricchezza, che costituisce un indubbio elemento distintivo di Roma – basti pensare ai celebri “nasoni” -  gli studenti hanno voluto sottolineare la stretta interrelazione tra centro e periferia nel segno di una storia plurisecolare, che dura ininterrotta dall’epoca romana ai nostri giorni.

L’Acquedotto Alessandrino, l’ultimo degli acquedotti costruiti a Roma, voluto dall’imperatore Alessandro Severo, da cui prende il nome,  le cui acque vennero convogliate nell’acquedotto Felice da Sisto V Peretti, il papa che in soli cinque anni mutò il volto urbanistico della città, ponendo le basi del suo sviluppo successivo, alimenta, infatti, ancora oggi celebri fontane, ammirate ogni giorno da turisti italiani e stranieri, ed a volte dagli stessi romani. Il nostro itinerario, una volta lasciata la periferia con le arcate dell’Acquedotto Alessandrino che si stagliano ancora quasi intatte sul Parco di Tor Tre Teste, prosegue quindi nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria dove si trova la Fontana del Mosè, nata come mostra monumentale dell’Acqua Felice, come si legge nella fastosa iscrizione, continua con la visione delle cosiddette Quattro Fontane, poste nel crocevia accanto alla chiesa di San Carlo del Borromini, nel punto più trafficato e più alto del colle Quirinale, con la Fontana dei Dioscuri a Montecavallo, come si chiamava il colle nei tempi passati, davanti al palazzo del Presidente della Repubblica,  con quelle del Bernini – la Fontana del Tritone e la Fontana delle Api in piazza Barberini, capolavori dell’arte barocca, recentemente restaurate, e termina con la Fontana della Dea Roma  alla base di palazzo Senatorio in Piazza del Campidoglio, fin dal Medioevo sede dell’autorità comunale.

Gli  studenti hanno svolto il ruolo di guida – in lingua italiana e in lingua  in inglese –  lungo questo percorso  per mostrare ciò che la cultura, l’arte ed il genio hanno creato nel corso dei secoli. Monumenti che racchiudono memorie, curiosità, leggende e che costituiscono un patrimonio insostituibile ed inimitabile,  l’identità stessa di Roma e della sua interazione con il mondo. Segni tangibili della Storia che devono essere preservati, tutelati e  trasmessi alle generazioni future, all’Umanità.   

REFERENTE DEL PROGETTO: prof.ssa Laura Falaschi  

 ALUNNI PARTECIPANTI : classi del triennio

 

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