Abbiamo analizzato in questo progetto i possibili motivi per cui ci siamo venuti a trovare in questo controsenso.
Siamo partiti da alcuni beni dimenticati che hanno colto la nostra attenzione proprio perchè non valorizzati: gli acquedotti romani , quelle grandi opere ingegneristiche che non hanno avuto eguali per molti secoli a venire. La loro conservazione dovrebbe essere un obbligo indiscutibile. Qualcosa però deve essere andato storto... Abbiamo verificato che molti acquedotti nel territorio romano sembrano essere dimenticati, la nostra dimenticanza ha fatto si che oggi questi reperti storici siano crollati o siano avviluppati dalla vegetazione. Ciò oltre a dannegiare le strutture l rende difficilmente visibili ai passanti.
Un paese che vuole puntare sul turismo deve cercare di valorizzare al meglio i beni che possiede!
Le fotografie documentano i resti di una pompa idraulica romana, attualmente conservata nell'Antiquarium comunale. Essenzialmente costituita da una lega bronzea, risale a circa 2000 anni fa. Il funzionamento era possibile solamente immergendo completamente la pompa nell'acqua e con l'impiego di diversi uomini necessari per lo spostamento del pistone tramite un perno metallico. Probabilmente la pompa romana era adibita ad un'utilizzazione antincendio. Infatti in una ricostruzione della stessa pompa, si è potuto verificare l'alta efficienza del getto d'acqua.
Resti di una valvola idraulica - Ricostruzione del funzionamento
Pompa idraulica romana - Ricostruzione con parti mancanti
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