…studenti e archeologi raccontano… le storie del passato ed il futuro del Museo.
Anche quest’anno il Museo apre le porte agli studenti delle scuole della città (e non solo) nel corso della settimana, e a gruppi di visitatori durante il week-end.
Ciò è possibile anche grazie alla collaborazione di giovani studiosi della “Sapienza” Università di Roma, che svolgono presso il Museo tirocini formativi.
Un primo ciclo di aperture del Museo, è prevista nei mesi di novembre, dicembre e gennaio 2014/2015. Le scuole possono usufruire di una visita guidata preceduta da una lezione in classe. Visite per adulti saranno possibili il sabato e la domenica mattina.
In questo primo ciclo le visite saranno effettuate, oltre che dal personale del Museo, dalle dott.sse: Valentina Franciamore, Ivana Marcone e Gessica Merli della Scuola di Specializzazione Beni Archeologici, e Ilaria Gorello del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche.
Prenotazione obbligatoria: via telefono il martedì e giovedì dalle ore 8,30 alle 13 (Paola Bellagamba, tel. 06 24404006), oppure via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Prima dell'inizio degli ultimi lavori di allestimento che permetteranno l'apertura al pubblico, il Museo di Casal de' Pazzi (deposito pleistocenico) organizza una giornata per "immergersi" nelle acque di un antico fiume pleistocenico e per immaginare la vita, i suoni, gli ambienti di Roma prima di Roma.
Locandina dell\\\\\\\'Evento | 281 kB |
Ore 18: Conferenza con la partecipazione di: Patrizia Gioia, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e di Leda Tripodi - Docente dell’Istituto «Giovanni Palombini». Prenotazione obbligatoria: 060608 (max 30 persone)
Il deposito pleistocenico di Rebibbia - Casal de' Pazzi, datato a circa 200.000 anni fa, è una importante testimonianza del più antico popolamento umano in Europa. Il giacimento documenta un tratto di un antico alveo fluviale, inciso nel banco della formazione tufacea locale (datata a 366.000 anni da oggi) e nei sottostanti livelli di limo e argilla. In tutto lo spessore del deposito, costituito da un'alternanza di strati di ghiaie e sabbie fluviali, sono stati individuati oltre 2.000 reperti faunistici (elefante antico, rinoceronte, ippopotamo, uro, cervo elafo, iena, lupo, cavallo, orso, cinghiale, daino, bisonte, tartaruga, fischione, oca lombardella, canapiglia, alzavola). Dai livelli più bassi del riempimento fluviale proviene un frammento di parietale umano attribuibile ad una forma arcaica di Homo. Ulteriore testimonianza della presenza umana è costituita da oltre 1.500 manufatti litici.
La Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali sta realizzando sul sito un vero e proprio Museo Preistorico articolato con vari percorsi espositivi e didattici concepiti con diversi livelli di fruibilità. Nella visita sarà possibile usufruire di parte del percorso multimediale previsto. Saranno inoltre a disposizione dei visitatori i nuovi pannelli esplicativi. Nella conferenza verrà illustrato il percorso dallo scavo alla prossima apertura del museo.
Locandina Giornata Europea del Patrimonio | 699 kB |
Museo di Casal de’ Pazzi - Via Ciciliano, Roma
LUNEDI’ 30 MARZO ALLE ORE 10,30
Il Sindaco di Roma Ignazio Marino inaugurerà il Museo
La Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha realizzato sul sito un vero e proprio Museo Preistorico articolato con vari percorsi espositivi e didattici concepiti con diversi livelli di fruibilità. Il deposito pleistocenico di Rebibbia - Casal de' Pazzi, datato a circa 200.000 anni fa, è una importante testimonianza del più antico popolamento umano in Europa. Il giacimento documenta un tratto di un antico alveo fluviale, inciso nel banco della formazione tufacea locale (datata a 366.000 anni da oggi) e nei sottostanti livelli di limo e argilla. In tutto lo spessore del deposito, costituito da un'alternanza di strati di ghiaie e sabbie fluviali, sono stati individuati oltre 2.000 reperti faunistici (elefante antico, rinoceronte, ippopotamo, uro, cervo elafo, iena, lupo, cavallo, orso, cinghiale, daino, bisonte, tartaruga, fischione, oca lombardella, canapiglia, alzavola). Dai livelli più bassi del riempimento fluviale proviene un frammento di parietale umano attribuibile ad una forma arcaica di Homo. Ulteriore testimonianza della presenza umana è costituita da oltre 1.500 manufatti litici.
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